ADHD: i benefici dell'esercizio fisico e dello sport. Cos’è l’ADHD e come affrontarlo - Parte 3

Tra gli sport più consigliati per i bambini e i ragazzi affetti da ADHD ci sono: nuoto,
arti marziali, tennis, ginnastica, equitazione, calcio, corsa, sci di fondo e tiro con l’arco.
Chi sgrana gli occhi e si sorprende a leggere “arti marziali” deve sapere che il segreto
dei benefici di questa pratica sta all’interno dei riti e del rispetto per l’avversario che la
caratterizzano. I rituali ripetitivi d’inizio e di conclusione, come può essere l’inchino,
aiutano il bambino ad accettare, sviluppare e a generalizzare la routine anche in altre aree
della sua vita.
I ragazzi con ADHD rappresentano il 17,3% della totalità degli alunni presenti a
scuola aventi bisogni educativi speciali che possono anche necessitare di specifici
programmi educativi individualizzati. Ad oggi si rivelano sempre più importanti le discipline
corporee e che stimolano la creatività, dove lo sport praticato anche a scuola è la chiave di
volta per un programma scolastico che accoglie a pieno e tiene in considerazione i loro
bisogni.
In conclusione, per i bambini, ragazzi e adulti lo sport come attività organizzata (e
quindi) non caotica riduce lo stress e, grazie alla continua ricerca del perfezionamento e
della correzione dei movimenti del proprio corpo aumenta la capacità attentiva, la
concentrazione e la sua durata. Il porsi continuamente nuovi obiettivi allena ed aumenta, in
chi lo fa, la resistenza mentale allo sforzo. La sua pratica costante giova all’autostima;
l’attività svolta in sincrono con altri o volta al raggiungimento di uno stesso scopo comune,
ne aumenta le capacità socio-relazionali; il vincere le proprie paure o il superare quelli che
si consideravano i propri limiti incide in maniera indelebile e favorevole sull'emotività e
infine lo scarico di energia ne concilia il rilassamento sia fisico che mentale.
Tutte queste qualità lo rendendo un’attività dalla quale scaturisce un vissuto
emotivo positivo di cui la persona può fare l’uso che vuole in altre sfere o ambiti della
propria vita.
Fonti:
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Edizione italiana a cura di Massimo Biondi. Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali.
Quinta edizione. DSM-5. 2014.
Siti consultati:
www.regione.piemonte.it
www.medicoebambino.com
www.istat.it
www.scholar.google.com

a cura di Dr.essa Lorenza Cantoni