Alimentazione per il pallavolista - PARTE 3
Dieta alla vigilia della partita
Che si tratti di una partita tra professionisti o di una sfida tra amici in età avanzata poco cambia dal punto di
vista nutritivo, poiché ci si trova di fronte a un impegno in cui si dovrà dare il massimo delle proprie possibilità
fisiche allo scopo di raggiungere un risultato agonistico. In questa circostanza una dieta razionale nelle ore
precedenti, anche se non può migliorare le prestazioni, può almeno evitare il calo di forma e minimizzare le
reazioni che sopravvengono durante e dopo lo sforzo. Se la partita si svolge al mattino, la vigilia vuol dire il
pranzo e la cena del giorno prima. L’obiettivo principale deve essere soprattutto mantenere costante il livello di
glucosio nel sangue, ma anche di sali minerali. Per questo la dieta del giorno prima deve avere una maggiore
quantità di carboidrati complessi, proteine e grassi, ad esempio:
di pasta o riso integrali, condito con sugo semplice di verdure, pomodoro, olio extra vergine d’oliva e 2
cucchiai di Grana Padano DOP grattugiato (10 g cadauno). Il secondo è meglio che sia a base di pesce
per via dei grassi polinsaturi, oltre che delle proteine essenziali, pane e porzioni abbondanti di verdura
cruda per una buona carica di minerali.
Il pasto prima della gara
Il giorno della partita l’atleta subisce un vero e proprio stress che sollecita tutto l’organismo; ciò che si mangia
immediatamente prima di una competizione è molto importante per il rendimento agonistico, il pasto deve perciò
essere diverso rispetto a quello dell’allenamento o della vigilia. Oltre all’energia necessaria, occorre assicurarsi
un buon tono neurovegetativo per parecchie ore. Quindi, in aggiunta ai necessari carboidrati a lento rilascio
provenienti da cereali e legumi, sono fondamentali le proteine ad alto valore biologico ricche di aminoacidi
ramificati. Se il match si svolge al mattino, cioè intorno alle 10.30, la colazione di fatto dovrà essere come un
pranzo consumato alle 7.30 per cominciare a giocare a digestione ultimata.
L’obiettivo da perseguire varia in base al ruolo e all’area del campo che dovrà essere coperta e quindi alle
relative necessità di forza e potenza.
Alimentazione durante la partita
Nel corso dell’incontro, è fondamentale mantenere il giusto livello di idratazione: l’intensa sudorazione che si
accompagna agli sforzi prolungati nel tempo impone la necessità di reintegrare i liquidi persi e le bevande
idrosaline rappresentano il prodotto ideale da assumere nella pausa di recupero tra i vari set della partita.
Per favorire un più rapido recupero può essere utile l’assunzione di un integratore a base di aminoacidi ramificati (anche conosciuti con la sigla BCAA), che contiene i principali aminoacidi presenti all’interno delle
proteine delle fibre muscolari, ottimi per fornire la materia prima necessaria per il trofismo e i processi plastici
che avvengo nei muscoli al termine di un’intensa sollecitazione.
Alimentazione dopo la gara
Entro un’ora dal termine della partita, l'organismo è particolarmente predisposto per l'assimilazione di nutrienti
preziosi per il recupero. L’alimentazione post gara del pallavolista ha lo scopo di ripristinare le scorte
idrosaline, recuperare e riparare le strutture proteiche dei muscoli dai danni causati dallo sforzo sostenuto,
favorire il ripristino del glicogeno muscolare. Non va perciò trascurata questa fase di nutrizione dopo lo sforzo, in
quanto da essa passa un veloce ritorno alla normalità e un favorevole prosieguo dell’attività sportiva. Come
comportarsi per un corretto recupero?
Ripristinare le scorte idrosaline
Rientrati in spogliatoio bere abbondantemente, preferibilmente acqua ad alto residuo fisso e mineralizzata per
permettere di riportare lo stato di idratazione ad un livello fisiologico. Frutta fresca, o frullati, o estratti, sono
ottimi per recuperare velocemente vitamine e sali minerali.
Ripristinare il glicogeno muscolare
Per ricaricarsi di glicogeno serviranno i soliti carboidrati complessi come pasta, pane o cracker, accompagnati da
zuccheri semplici, come un succo di frutta 100%. Ricordiamo che occorrono circa 20 ore per ripristinare le scorte
di glicogeno nei muscoli. Consigliate anche le patate, per il loro contenuto di potassio, ferro vitamine del gruppo
B e per gli antiossidanti.
Riparare i danni muscolari
La vigorosa attività protratta nel tempo ha danneggiato parte delle fibre muscolari e i radicali liberi in eccesso,
generati per produrre tanta energia, possono aver recato danni ai tessuti e rallentare il recupero muscolare. La
riparazione del muscolo avviene anche grazie agli amminoacidi liberi che sono immediatamente assimilati a
livello muscolare, rigenerando il danno velocemente; in particolare gli amminoacidi ramificati e la glutammina
(presenti in carne, pesce, uova e formaggi come il Grana Padano DOP). Per contrastare l’azione negativa dei
radicali liberi vanno assunti abbondanti dosi di antiossidanti da frutta e verdura, subito dopo la gara o al primo
pasto.
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