Sport e radicali liberi
Sport come la pallavolo richiedono molta energia, più energia si produce più radicali liberi si producono: è un
processo inevitabile, che però dev’essere controllato affinché non prendano il sopravvento. Infatti, l’eccesso di
queste molecole è fortemente dannoso in quanto aggrediscono le cellule provocando stress ossidativo che
diminuisce la produzione di ATP, deteriorano la membrana e il DNA fino a modificarlo e produrre cellule tumorali.
I danni dei radicali liberi contribuiscono anche al degrado delle cellule dei muscoli, aumentano il rischio di
contrarre malattie e il senso di stanchezza, di conseguenza comportano minore forza e resistenza. Quindi la
pallavolo, di per sé, ci fa male? No, gli effetti positivi sono più di quelli negativi se praticato con scrupolo e
associato ad una corretta alimentazione. Il pallavolista professionista può combattere i radicali liberi in eccesso
scegliendo alimenti a più alto contenuto di antiossidanti, cioè molecole che riescono a proteggere le cellule
disattivando l’azione dannosa dei radicali liberi. Tra gli antiossidanti più efficaci ci sono le vitamine A, E, C,
minerali come lo zinco e il selenio, i flavonoidi e polifenoli che svolgono una funzione protettiva per le
cellule, ed anche integratori di coenzima Q10, ecc..
Gli alimenti più ricchi di antiossidanti sono: frutti di bosco, kiwi, avocado, fragole, agrumi, uva rossa, melograno, verdure quali cavoli, carote, pomodori, peperoni rossi, frutta a guscio oleaginosa, cioccolata e germe di grano.
Anche i grassi polinsaturi come gli Omega 3 presenti soprattutto nel pesce, nelle noci e frutta a guscio oleoginosa, e monoinsaturi, nell’olio di oliva e di semi, ecc., hanno una funzione protettiva.
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