A cosa serve la vitamina D e la sua importanza
La vitamina D, dopo la scoperta dei suoi effetti antirachitici negli anni ’20, è stata presa in considerazione per molti anni solo in rapporto in funzione al metabolismo osseo. Negli utlimi anni,le conoscenze su tale vitamina si sono notevolmente accresciute e ne hanno esteso l’interesse oltre la regolazione del metabolismo del calcio e del fostato.
Nel bambino e nell’adolescente gli effetti extrascheletrici ipotizzati prendono in considerazione anche la prevenzione di malattie a patogenesi immune (asma, diabete di tipo 1), malattie cardiovascolari e malattie infettive (infezioni respiratorie, influenza). In particolare è sempre più riconosciuto il ruolo della vitamina D nella regolazione della risposta immunitaria, per quanto riguarda si la sua tolleranza nei confronti degli antigeni sia la risposta del sistema immunitario agli agenti infettivi.
Gli studi dimostrano una correlazione tra il deficit di vitamina D e l’aumentata sviluppo di malattie autoimmuni come malattia di Chron, sclerosi multipla, artrite reumatoide e diabete di tipo 1. Per quanto riguarda la correlazione tra vitamina D e diabete di tipo 1, durante i primi anni di vita è stato associata una riduzione del rischio di sviluppo futuro di questa malattia. I potenziali effetti benefici sono anche stati riscontrati in bambini con asma, eczemi ed allergie. Inoltre, le attuali evidenze scientifiche fanno notare una relazione tra consumo di vitamina D e perdita di peso, il tutto associato ad una dieta a ridotto contenuto calorico.
Vari studi, tutt’ora in corso, stanno evidenziando gli effetti di questa vitamina sullo sviluppo dell’encefalo e sul comportamento. Molti di questi effetti si sviluppano prima della nascita, ciò sottolinea l’imporatanza della valutazione di un deficit vitaminico nella donna incinta e dell’integrazione con la vitamina D in gravidanza.
Vai all'elenco della categoria articoli